In questo articolo si parlerà dei reali benefici di una leadership sostenibile che tiene conto del rispetto dell’ambiente. Offriremo quindi qualche spunto di riflessione sulla sostenibilità ambientale, volgendo lo sguardo dalla realtà aziendale verso il mondo esterno.
L’attenzione all’ambiente: un tema centrale per le aziende
L’attenzione ai temi ambientali non è più un fenomeno di nicchia, ma è diventato un vero e proprio percorso obbligato per le aziende, una rivoluzione che riguarda tutti i settori industriali. La sostenibilità è una delle sfide più importanti che il sistema economico attuale deve affrontare perché le imprese continuino a crescere ed essere competitive.
Bisogna guardare avanti, andare oltre, anticipare le previsioni e rispondere in modo tempestivo, efficiente e innovativo al cambiamento. E allora, di fronte a uno scenario sempre più complesso e dinamico, le aziende come possono affrontare le nuove sfide poste dalla sostenibilità?
Le imprese devono pensare a un nuovo modo di fare business sperimentando, e anche inventando, nuove soluzioni e nuovi percorsi. Oggi le migliori realtà aziendali investono in progetti innovativi di efficienza energetica, sviluppano e rafforzano l’uso di fonti rinnovabili e realizzano prodotti e servizi a minor impatto ambientale.
Sperimentare, investire, rischiare, fallire, trionfare: innovazione è tutto questo. Come afferma Mirco Pasqualini, Head of design di Ogilvy:
Innovation is always where the leadership of the companies don’t want to go, because that place is not designed yet
Le soluzioni trovate non rimangono tali per sempre: sono adatte al contesto attuale ma potrebbero già essere superate nel futuro prossimo; per questo è fondamentale sviluppare una costante attitudine dinamica e di crescita.
Le aziende green performano meglio
Secondo alcuni studi, le aziende che investono in sostenibilità e che puntano su temi green performano meglio. In poche parole: la sostenibilità premia. Lo conferma un articolo de Il Sole 24 Ore che riporta un’indagine svolta su quelle aziende italiane che hanno visto una crescita maggiore nel periodo 2014-2017 [1]. Tra i tanti fattori di crescita ritroviamo l’attuazione di politiche aziendali attente al tema ambientale.
Infatti
il trend vincente forse più netto riguarda la sostenibilità ambientale e il ritorno alla natura (nel food, con il boom del biologico, e nell’energia, con rinnovabili ed efficienza energetica, ad esempio), che si sono rivelate armi vincenti per diversi leader della crescita. Le famiglie non solo italiane, sempre più attente alla salute e a stili di vita più salubri, hanno premiato con consumi in crescita segmenti di beni una volta considerati Premium e ora sempre più mass market.
Gli effetti positivi di una propensione al green delle aziende sono ricaduti, oltre che sull’ambiente, anche sui profitti di coloro che hanno saputo innovare in tale direzione.
Sviluppo sostenibile: benefici per ogni ambito della realtà
La sostenibilità sta diventando, e diventerà, sempre più parte essenziale e influente delle strategie delle contemporanee realtà aziendali. Quando un’impresa compie una netta presa di posizione per il proprio business a favore di una riduzione dell’impatto ambientale, estende questa attenzione, con un effetto propagatorio, anche a tutte le persone della catena di fornitura.
Nell’articolo precedente abbiamo ricordato come sempre più grossi player richiedano standard severi di sostenibilità dai loro fornitori e tengano conto delle richieste dei consumatori sempre più attenti e sensibili alle problematiche ambientali. Ma lo sviluppo sostenibile non investe solo la catena di fornitura: va ben oltre.
Oggi viviamo in un momento storico in cui l’impatto dell’umanità sul pianeta è diventato nocivo e degenerativo. Chi pensa, aziende comprese, di avere raggiunto dei solidi risultati rischia invece, nel lungo termine, di perderli se non si impegna, con l’aiuto di tutti, a ridurre l’impatto ambientale e a generare delle condizioni ottimali per l’ecosistema.
Verso la progettazione rigenerativa
È da questa consapevolezza che nasce il regenerative design, un nuovo approccio di progettazione che applica un design ecosostenibile ai vari ambiti della realtà quali impresa, economia, agricoltura, architettura, pianificazione della comunità e rigenerazione degli ecosistemi. L’impatto dell’umanità deve passare dalla degenerazione alla rigenerazione prima della metà di questo secolo.
Secondo Daniel C. Wahl [3] esistono esempi stimolanti e interessanti che vanno dalla chimica verde, alla progettazione del prodotto, dall’architettura sostenibile all’ecologia industriale. Quando si pratica una progettazione ecosostenibile in un determinato settore, anche l’intero sistema ne trae beneficio.
La scelta della sostenibilità in azienda diventa una scelta forte e consapevole dalla quale non trae vantaggio soltanto il singolo ma l’intera comunità e l’intero pianeta. Dobbiamo imparare a progettare le nostre azioni come natura, ricercando soluzioni adatte all’unicità bioculturale della realtà in cui viviamo.
Azioni reali e concrete per uno sviluppo sostenibile
Per attuare delle reali ed efficienti politiche di sviluppo sostenibile e ridurre l’impatto ambientale è fondamentale passare dalle parole ai fatti. La moltiplicazione di azioni intraprese su scala locale porta a risultati tangibili, oltre a fornire degi interessanti casi d’esempio.
Le azioni della aziende…
In questo senso, possiamo guardare a una realtà come Ascotrade, la società per la fornitura di gas naturale ed energia elettrica del Gruppo Ascopiave, che ha stilato un manifesto della sostenibilità [2] in cui sono individuate tutte quelle azioni e quei comportamenti che aziende e consumatori dovrebbero attuare per la salvaguardia dell’ambiente.
Cosa possono fare le aziende? Tra i tanti punti elencati nel manifesto, l’azienda si è impegnata a vendere energia prodotta prevalentemente da fonti rinnovabili; a monitorare i propri consumi; a utilizzare per gli uffici commerciali arredamenti realizzati in materiali ecocompatibili, riciclati, senza colle e senza vernici; a sostenere lo sviluppo di piste ciclabili con le autorità locali e i comuni e a realizzare progetti ecosostenibili quali “Fabbrica dell’Aria” per la piantumazione di oltre 5 mila alberi nell’arco di due anni.
Ricordiamoci che questo tipo di azioni utili per la riduzione dell’impatto ambientale rappresentano un vero e proprio trend e, negli ultimi anni, sempre più aziende hanno messo in atto questi piccoli ma significativi comportamenti: dall’installazione di boccioni d’acqua negli uffici alla scelta di borracce come regalo aziendale per la riduzione del consumo della plastica usa e getta.
…e quelle dei consumatori
Cosa possono fare invece i consumatori? Secondo il manifesto della sostenibilità di Ascotrade i consumatori possono cambiare le loro abitudini quotidiane e i comportamenti in casa per ridurre gli sprechi moderando l’utilizzo del riscaldamento e limitando l’uso di elettrodomestici; ridurre lo spreco di cibo e favorire i prodotti locali a “km 0”; limitare l’utilizzo dell’automobile per gli spostamenti brevi e valorizzare il car sharing e tutti quei mezzi per nulla inquinanti quali la bicicletta o poco inquinanti come il treno; privilegiare oggetti e manufatti fatti con materiali riciclabili e praticare la raccolta differenziata.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo affrontato il tema della leadership sostenibile compiendo un’analisi verso l’esterno, verso la realtà ambientale. Nel prossimo articolo parleremo invece di leadership sostenibile da un altro punto di vista, ossia ponendo uno sguardo alla realtà interna all’azienda, quella dell’ambiente umano, cercando di rispondere a nuovi interrogativi. Perché diventa importante per le aziende investire in un business che tenga conto del benessere delle persone in azienda? Perché diritti dei lavoratori e governance trasparenti sono fattori imprescindibili per i consumatori?